LA SQUADRA - D

G.S.D. FEBBRE GIALLA - STAGIONE 2024/2025

(In piedi da sin.):

(Accosciati):  

  # 1-COREA “UKU” Nicola (portiere): Uku è tornato dopo alcuni anni di assenza, sempre con i suoi lanci da quarterback, le sue visionarie lamentele sui soffitti delle palestre regolarmente troppo bassi, i suoi aforismi ed i suoi strampalati quesiti esistenziali.

  # 12-GIARDINA Piosalvatore (portiere): “Al secondo tentativo di proporsi alla FGialla, il sìculo Piosalvatore, ora trapiantato a Bolzano,  finalmente ce l’ha fatta e si è accasato dai gialloneri nel corso dell’estate 2022. Scherzo del destino proviene proprio dalla tipica città che si cita solitamente quando si vuole nominarne una strana e sconosciuta: Canicattì! Gran mangiatore seriale ha costretto il President a procurarsi nuove maglie n° 12 XXL, perché quelle in dotazione risultavano su di lui dei micro top da ballerina brasiliana. Autore, in fase di preparazione estiva, di miracolose parate e abile a “battezzare” non nello specchio i tiri su cui non vuole indolentemente intervenire, per non faticare, si è logicamente guadagnato il titolo altisonante di Padre Pio da Canicattì.  

    # 2-GRECO Matteo (laterale offensivo): Filiforme, molto veloce, pieno di entusiasmo e grinta, si affaccia dall’11 allo sconosciuto mondo del futsal con molta voglia di imparare.

  # 3-SARDO Luca (laterale): Ruvido stopper da 11 stile anni ’80 alla Brio o Vierchowod, si affaccia per la prima volta al più elegante e soft calcio a 5.

 

   # 4-PRILLI Alex (laterale): Altro fedelissimo giallonero che, una volta vestita la maglia della seconda squadra della FGialla in C2, non l’ha più mollata, ritagliandosi anche varie apparizioni in C1. Affidabile, sempre a disposizione quando serve, svolge anche il ruolo di portafortuna con la sua scorta immancabile di birrette da trasferta che scarrozza in giro per tutto il Trentino.

   # 5-ZANGHI Alessio (pivot): Storico componente della vecchia guardia (giunto nell’estate del famoso Anno Zero), è da sempre una garanzia per la compagine giallonera. Fedele al branco, è sempre a disposizione quando serve ed è capace di colpi “magici” col suo sinistro, presentandosi puntualmente sul tanto bistrattato, dagli altri, secondo palo. Si narra abbia giocato nello Sporting Boavista, si favoleggia sia un derviscio rotante di un’imprecisata etnia iranica dell’Asia Occidentale, ma fondamentalmente è per tutti è il Mago “Curdo” ZigoZanghi!

    # 6-Introvigne Mirco (laterale): Altro ritorno, dopo tanti anni, per dare una mano alla sgangherata nave giallonera della serie D. Impegno, ordine, lucidità e tranquillità sono le sue caratteristiche, che servono come il pane.

     # 7-BONATO Silvio (pivot): Nonostante le “ginocchia della lavandaia”, piene di sassi e liquidi sinoviali, proverà a dare ancora un po’ di contributo in campo, se il fisico glielo consentirà. Quindi ci si aspetta che urlerà come un pazzo sia dalla panchina come Mister sia dal campo come giocatore…un delirio!

 

   # 8-NARDELLI Andrea (laterale offensivo): Per tutti ormai “Narde”: giovane di belle speranze che si è proposto, gestito e trasferito da solo in estate, bypassando tutte le varie manfrine socio-burocratiche di rito. Apparentemente ombroso e di poche parole, sguardo glaciale da serial killer, baffetto da picciotto siciliano, pare un oscuro protagonista dei film polizieschi anni ’60-’70 tipo “Milano calibro 9”, “Napoli violenta” o “La mala ordina”. Buona tecnica e gran tiro di sinistro, potrà dare un gran contributo alla causa giallonera.

   # 9-ESPOSTI Gualtiero (centrale): Fondatore, Presidente, Mister patentato, General Manager, organizzatore, amministratore, tesoriere, finanziatore (purtroppo!), legale, accompagnatore, addetto stampa, magazziniere, lava-maglie, porta-acqua, webmaster, papà di Ariannina e pure giocatore della Febbre Gialla è riuscito tra 1000 difficoltà a creare e, per ora a mantenere in vita dal 1991 ad oggi, questo stupendo giocattolo che spera non si rompa mai. E’ l’inventore dell’imbarazzante “rimessa del Gabibbo”: inguardabile, inutile e pericolosissima rimessa laterale effettuata vicino alla propria area con palla scucchiaiata a campanile quasi sul posto. Non contento, ha creato anche “l’autogol del Gabibbo” cadendo e spedendo goffamente nella propria porta una palla danzante sulla linea. E’ riuscito prepotentemente a dare il suo nome alla mitica “Paulaner nel Krug” che, da “birra del Presidente”, venne poi storpiata e assunse le varianti di “birra Gualti” e della barbarica “birra Gualtika….tipica bevanda di chi professa il “razzismo Gualtiko” (una sorta di integralismo alcolico diretto ad escludere tutte le altre birre diverse da quella “ariana”)! Dopo aver contratto la mononucleosi alla veneranda età di over-quarantenne, a suo dire per colpa di un bicchiere mal lavato e usato da qualche bocia de merda untore, vive con la fobia psicotica che sulle lattine di Coca-Light ci abbiano urinato i topi e quindi siano super infette. Nei dopopartita ama da sempre intervistare i folkloristici ebbri che abbondano nei locali: munito di taccuino e penna ha eternato e pubblicato le esternazioni folli di “Plastilina” e di “Capitan Harlock” del Molo, le sbrodolate sul mocassino blu-camoscio e sui ciccioli mantovani del Principe e le farneticazioni sociosessuali del “Fratello di Tobe”. Presidente della FGialla dal lontano 1991 e, nel mondo del calcio a 5 dal 2000, ha ormai ridotto al minimo la sua sopportazione nei confronti dei tanti cialtroni che, ignoranti, beceri e zotici, gravitano in questo mondo sposando appieno la campagna di cui è fondatore il mitico Calde intitolata “Pagliacci del calcio a  5? NO, grazie!” In quanto anche preparatore atletico passa la sua estate ad allenarsi in solitudine per non sfigurare a fine agosto quando dovrà dirigere la preparazione di tutta la squadra: sempre davanti a tutti (vèci e bòci) ha ricevuto il commento esterrefatto di Valma che l’ha definito “non un uomo…un cyborg!” Per la stagione 2013/14, “Anno Zero”, si è ispirato, per la faticosa ricostruzione della squadra, al libro giallo di Carlo Lucarelli, intitolato “Febbre Gialla”, facendo proprio il sottotitolo “…la febbre sale…l’inseguimento è appena all’inizio!”   

  # 10-FRANGIPANI Lorenzo (centrale): Inizia malissimo nei colloqui pre-tesseramento non riuscendo a farsi capire farfugliando a profusione causa forse piercing sulla lingua o forse invece dislessìa o dislalia patologica e non riuscendo nemmeno a spiegare la sua collocazione spaziotemporale in campo con la famosa frase “In che ruolo gioco? Mah…io corro!” Supera i vari tentativi del President di allontanarlo fino a conquistarsi saldamente posto, maglia n. 10, stima incondizionata e…un collare per Monaco. Nonostante i plurimi iniziali tentativi, poco velati, di allontanarlo, il tremendo “bòcia corridore” non ha mai mollato, ripresentandosi alle sgambate, ripresentandosi ai campi, ripresentandosi alla preparazione, dimostrando sempre pazzesca grinta, voglia, impegno, fino a guadagnarsi il tesseramento. Che corresse lo aveva detto, ma non si immaginava così tanto: mentre tutti arrancano a ritmi abbastanza elevati (a parte Lazzarini che è un’altra scheggia), lui non sente alcuna fatica e parla, corre all’indietro, fa piroette, salta per prendere le foglie, sempre ampiamente davanti a tutti e pure con un indigesto “Frankwürstel” sullo stomaco! Vivendo tutta la giornata alla velocità della luce, come il supereroe Flash, sarebbe in grado, se lo volesse, di disputare un’intera partita in un solo picosecondo. Lollo, Lorenz, Frangi…non sono nomi che lo facciano girare attirando la sua attenzione, lui è sempre stato, è e si fa chiamare soltanto “Bòcia”. Bisognoso di assumere palettate calorie, data la giovin età, mangia qualsiasi cosa a qualsiasi ora: a parte il già citato Frankwürstel prima di correre, ingurgita, prima delle partite, badilate di purè alle 17.30 e toast con hamburger e salse, tante salse…ma è possibile mangiare una pizza con Weißwurst + salame piccante (già questo abbinamento è ributtante) + patatine fritte, intonacata con 6 bustine di maionese? Un vero BòciaMaio! Fiero di cucinarsi da sé ciò di cui necessita, pubblica e condivide ricette incomprensibili come la “pomodoro+ricotta+maionese”: dalla consistenza e dal color di vomito di cane col cimurro si fatica a capire se sia un sugo, una salsa, una vellutata, un passato, una zuppa, o semplicemente…diarrea! Fascio unico di nervi e muscoletti è dotato di teletrasporto alieno grazie ad un imprecisato e non ancora certificato propulsore ad energia maionesica che gli consente di raggiungere velocità subsoniche nonostante le zavorre di liquidi che ingurgita qua e là in modo sconclusionato: deve ancora registrare i suoi sensori di movimento a infrarossi dato che  lui gli ostacoli non li evita ma ci si smalta contro, che siano birilli o avversari. Cleptomane urbano incallito ruba qualsiasi cosa resti incustodito on the street, soprattutto bici e cocchi di plastica del Mirò. La sua zazzera con meches neroblu corvo mutate poi in discutibili macchie mimetiche giallo paglierino in stile digi camo fluo, è diventata il simbolo della FG Anno Zero che come lui è tutta cuore, fame (e sete soprattutto) di vittoria, unità di gruppo, fedeltà, serietà, educazione e rispetto, e tantissima umiltà. Acquista un cucciolo di pastore australiano che chiama giustamente Kaos e che, come lui, è un teppista e casinista incontenibile, orami assurto a mascotte della squadra! La sua borsa riserva sempre incredibili sorprese quanto a miasmi mefitici, ma anche quanto a materializzazione di animali fantastici: resterà sempre epica la scena dell’uscita di un grillo nello spogliatoio di Mezzolombardo!

    # 11-DAL RI’ Stephan (pivot): “Se torna a giocare Silvio, allora scendo in campo anch’io!” pare abbia pensato il Pampa in estate. Ed infatti così è stato. Sperando che il suo corpaccione non gli faccia collassare ginocchia e caviglie, lo vedremo sui parquet trentini a sacramentare con arbitri, compagni, avversari e tifosi!

   # 13-EMINOV Enriko (laterale): Il mistero più fitto avvolge questo giovane dalle fattezze notevolmente imberbi a dispetto dell’età anagrafica, il cui sorriso enigmatico quasi da Monna Lisa, eternamente dipinto sul volto, gli conferisce un non so che di inquietante. Il fatto poi che non sudi assolutamente, sia taciturno, non tradisca emozioni umane e che si aggiri inspiegabilmente per le vie remote della città nelle ore notturne hanno fatto più di una volta pensare potesse appartenere ad una razza aliena extraterrestre. A parte questi insignificanti sospetti, è il giocatore più educato e più presente agli allenamenti della storia giallonera.