OKTOBERFEST MÜNCHEN 2012
Per la 179° edizione dell’Oktoberfest i due prodi “Principini” (dovevan esser
tre, ma uno alfìn non partì…) decidono di dare un
calcio alla tradizione e tradiscono il bio-parco
dell’Ammer per concentrare tutte le loro forze verso un
unico obiettivo…entrare in uno Zelt di sabato:
nonostante l’autista della Rauch sembri fare apposta
ad allungare il viaggio con continue inutili soste (partenza ore 5.10 e arrivo
alle 10.00!!!) appena toccato il suolo del Wies’n ci fiondiamo verso il Winzerer Fähndl Paulaner e lo troviamo
stranamente aperto!
Ora però viene il bello…riuscire a sedersi! Ad ogni tavolo ci
respingono senza pietà, finchè individuiamo il tavolo
n° 9 della Zone 40 in cui alcune sgallinate
collegiali americane mentono spudoratamente dicendo
che è tutto occupato: Roby Super Gordon
dopo aver commentato “Gli Americani faranno pure i cazzi
loro in Iraq, in Iran e in Afghanistan, ma qui proprio no!”, ricorre alle sue
origini teutoniche e, lamentatosi con la vecia Kellnerin-Kapò della zona, ottiene la nostra subitanea
annessione alla tavolata. L’innocente e dolce Samantha ci fa subito gli onori
di casa!
Ci mettiamo in contatto con il mitico Roger
che intanto è albergato dentro l’HB! Il marine emiliano ottiene le nostre
coordinate e parte per la disperata missione: il tendone Paulaner
intanto è überfüllt…Roger
scrive “E’ chiuso, qui è un casino, non ho conoscenze!”…passa un po’ di tempo,
ma noi crediamo in lui…”In che zona siete?” scrive ad un certo punto il
berretto verde…è entrato! In un men che non si dica è al nostro tavolo e possiamo brindare con lui alla sua
gloriosa 20° presenza all’Oktoberfest ed alla sua
meritata maglietta celebrativa!!! Il demonio si era procurato una timbratura di
“seconda mano” da uno che, appena uscito per fumare, aveva ancora sulla pelle
l’inchiostro fresco del timbro! Che piacere dividere con Roger
i nostri 1/2 polletti e far nostra la sua filosofia birraiola del “Piss en l’ov” ma…time, Roger, time…il tempo stringe, perché lo
aspettano per brindare quelli di Verona, quelli di Firenze e poi la sua banda
all’HB, e così via verso altre missioni impossibili!
Nel tendone il tempo passa allegramente, rigorosamente in piedi
sul tavolo, tra Maß, cori, Prosit
ed il classico pout purrì
di canzoni folk bavaresi anni ’70-’80 intonate dalla
band che culmina con l’immancabile inno “Viva Colonia”: al tavolo n° 9 si susseguono etnie e generazioni varie, tanto ormai è
nostro e decidiamo noi chi far sedere: sfrattate le collegiali, passano dei
cremonesi, poi un’infornata di gnocchette in Dirndl, degli ungheresi, un pazzo pseudo-wrestler
mexicano, mentre il pesantissimo giapponese obeso
alle nostre spalle continua a chiedermi se ho la corona da King…Nooooo, I’m a Prince!
E non si vede?
Fuori intanto il sole splende e scalda non poco, ma stavolta i
suoi raggi non ci baceranno in fronte! Solo all’imbrunire decidiamo tra Lachssemmel e Riesenwurst di
farci perdonare del tradimento e chiudiamo con l’ultimo Maß nel Garten dell’Augustiner…time, Principini, time, è ora di ripartire!
I “Principini dell’Oktoberfest”
si insediano tra le collegiali ‘mmerigane:
lei è Sèèmènthha!
Roger riesce nella “Mission Impossible”: raggiungerci
nel tendone Paulaner ormai “Wegen
Überfüllung geschlossen”.
20° presenza all’Oktoberfest: Romolo “Roger”
esibisce la t-shirt celebrativa!
In un tripudio di festoni gialloneri
scocca l’ora “X”: …time,Roger,
time…altre missioni ti attendono!
All’ormai “nostro” tavolo n° 9 decidiamo che ora si siedano i bavaresi: gli uomini non sono
certo una bellezza…
…ma le loro sei amichette in Dirndl
ce ne sono grati e rallegrano di molto la nostra atmosfera!
Via anche i bavaresi, acconsentiamo che si siedano da noi dei
cremonesi il cui capogita è scatenato.
Ad un certo punto irrompe da noi un misterioso ed inquietante pseudo-wrestler mexicano!
Chi si celerà dietro quella terrificante maschera? Rey Mysterio?
Anche noi proviamo a
mascherarci col materiale a disposizione…chi ci riconoscerà?
Dopo lunghe ore nel tendone “uscimmo finalmente a riveder le
stelle”…Roby mostra tutta la nostra noia
alla folla ammassata
fuori senza alcuna speranza di entrare!
L’ultimo Maß è logicamente all’Augustiner…time, Principini, time…è ora di ripartire!
“Peace and Love o, meglio, Pìss en l’ov!“