OKTOBERFEST MÜNCHEN 2006

 

Inaspettate nebbia e nuvole ci accolgono a Monaco nonostante le previsioni fossero stupende: una calma anomala permea il Theresien Wiese, i viali sono quasi deserti e poca gente vaga per gli stand, forse perchè sono solo le 10.00, ma comunque sia il timido tentativo di entrare in un tendone abortisce ben presto causa troppo affollamento interno!

 

Per sfruttare i buoni-maß e i buoni-pollo donatici dallo sponsor Paulaner ci siediamo nel Garten dello Zelt omonimo ed iniziamo il nostro lavoro.....ovunque scattano a breve intermittenza i canti italiani inneggianti alla meravigliosa vittoria ai Mondiali teutonici, i tedeschi rosicano non poco ma devono per forza far buon viso a cattivo gioco.

 

Dopo 2 litri ci spostiamo nel nostro fedele Vip Garten Ammer-Augustiner mentre il sole trionfa ed il caldo invita a dissetarsi. Mario “il Barba” si innamora di qualunque catorcio femminile deambuli nelle sue vicinanze, Ale de Grigno si tinge di rosso-Ferrari e Adri minaccia Vitellen-Bolla di prenderlo a calci in culo se osa vomitare. Ci gemelliamo con un tavolo di australiani ebbri il cui amico neozelandese si esibisce nella mitica Haka: Ka Mate? Ka Mate? Ka Ora!”

 

Dopo varie visite al pissoir ed altri due litri di nettare decidiamo di abbandonare l’Oktoberfest per una puntatina smaltente verso Arnulfstraße dove, all’ombra delle fronde, ci gustiamo un altro gustoso Maß di Augustiner di contorno a stinchi e polletti in pace con noi stessi e con gli altri...l’Oktoberfest è sempre bellissima, ma venirci da freschi Campioni del Mondo è ancora più bello!

 

Nel Biergarten della Paulaner si tradisce l’Augustiner ma solo per sfruttare i buoni-Maß!

 

 

  

 Rinsaviti, si torna all’antica con il primo litro di Augustiner all’Ammer.

 

 

  

Gli amici australiani festeggiano con noi la vittoria ai Mondiali (già dimenticato il rigore di Grosso?)

 

 

  

Stormir di fronde e poetici chiaro-scuri in Arnulfstraße!

 

 

  

La scala dell'etilometro.

 

 

  

Sotto la fontana di Karlsplatz per smaltire i fumi dell’alcol.

 

 

  

Si conquistano i leoni colorati, vestigia del Mondiale 2006: prima tocca a quello azzurro....

 

  

....poi ci appropriamo di quello rosso-blu-stellato....

 

 

  

....e quello zebrato subisce un violento attacco da dietro!

 

 

  

Il leone giallonero non può che fare da sfondo al President!

 

 

  

La serata si chiude sognando che da questa fontana sgorghi un giorno birra.

 

Pooo-po-po-pooo-po-pooo-pooo!

SIAMO CAMPIONI DEL MONDO!“