OKTOBERFEST MÜNCHEN 2004

Oktoberfest bagnata, Oktoberfest fortunata!”…… si dice, ma cosa ci sia di fortunato nell’essere fradici di pioggia ed intirizziti dal freddo davanti alle porte sbarrate dell’Augustinerzelt per 40 minuti senza alcuna possibilità né speranza di entrare, ce lo devono spiegare!

Lo sapevamo che il tempo sarebbe stato brutto, ma l’inizio mattinata è comunque traumatico: code bestiali ovunque e Biergarten chiusi (sarebbe bastato qualche ombrellone per rendere agibili almeno le panche all’aperto!). Siamo in 11 e quindi è difficile trovare posto per tutti, solo l’Ammer ci fa entrare ma l’atmosfera è troppo seria, il loro cazzuto bio-cibo è a peso d’oro e dopo un’ora ci cacciano di nuovo sotto l’acqua. Si vaga raminghi in cerca di ospitalità, ma senza esito: tutto è “überfüllt”!

Il Rosannino catalizza su di sé ubriaconi rompiballe che ci seguono fino all’inferno; alle 14.00 il cielo grigio si schiarisce un po’ e spunta un malato raggio di sole; subito i Biergarten tracimano di gente e noi riusciamo a sederci nel solito fedele Bio-Garten dell’Ammer. Per due orette ci gustiamo la nostra Augustiner finalmente senza ombrello e cerchiamo di animare gli altri tavoli gemellandoci con pavesi e cinesi. Vitellen sputazza Brezen ma non vomita, il Barba sentenzia “Non potete capire l’espansione dell’essere”, Pippo e Valeria, i lumbàrd, acquistano le minchiate für Touristen. Il freddo non favorisce il bere e siamo indietro sulla tabella di marcia, servirebbe del brulè; Roby Super Gordon non ha spazzato le nubi e ricomincia a piovere… Infreddoliti, ci rinchiudiamo nell’Augustiner del centro e cantiamo come “damimarchesi” un noioso brindisi in lingua danese-ostrogota consumando un po’ insoddisfatti gli ultimi Maβ, …… quest’anno siamo più fradici fuori che dentro!

Finalmente la pioggia ci dà tregua e ci possiamo sedere nel nostro fedele Bio-Biergarten dell’Ammer: l’Oktoberfest ha inizio!

 

Vitellen, “il Barba”, Raffy e Franz brindano ignari dell’ orribile orango alle loro spalle.

 

Il Rosannino continua ad attirare suonati di ogni tipo: tra loro c’è anche Zùpperman!

 

Gemellaggio con stradellini-pavesi al grido di “pisarè e fasòi”, “tajulèi ai fòns”, “buàssa de vidèl”!

 

Delegazione bolzanina porta i suoi omaggi ad un tavolo di cinesi ubriachissimi.

 

L’amicizia si consolida col passare dei litri e spunta pure un tricolore che garrisce nel vento.

 

Il President esorta Super Gordon a soffiare per dissipare le nubi gonfie di pioggia.

 

Non c’è speranza, oggi il tempo è proprio “skifo al cazzo”!

 

Ooh schwingen wir, Poscheidelèn igèn, ehi skoll!

Ooh auna wip, pofülla fest igèn, ehi skoll!“

(brindisi danese)