OKTOBERFEST MÜNCHEN 2000

 

Data la giornata estiva, quest’anno decidiamo di non ridurci a fare file disumane per accedere all’opprimente chiuso dei capannoni; il Biergarten dell’Augustiner è chiaramente tutto esaurito, ma noi riusciamo a scoprire lì vicino un posticino eccezionale. Da una porticina laterale si accede ad un vialetto seminascosto che porta al silenzioso, ben curato e quasi vuoto VIP Garten dell’Ammer Augustiner: il bio-cibo ha prezzi esagerati, ma la birra costa come dalle altri parti e così, col sole che ci bacia in fronte, andiamo in estasi con tre giri di Maβ di dissetante Edelstoff. Inizia la buona abitudine di raccogliere per iscritto le c.d. “fessità”, che col passar dei litri diventano sempre più frequenti, pronunciate da tutti nel corso della giornata. Divertente come sempre osservare i personaggi squadernati che si aggirano per il Theresien Wiese, dalle famiglie più insospettabili devastate come pere marce a solitari caduti al valore alcolico, abbandonati come salme negli angoli più reconditi dei viali. Nel pomeriggio si fa un giro di “riflessione” in centro città, per chiudere poi con uno spuntino nella sempre troppo affollata Hofbräuhaus. Anche per quest’anno è fatta!

Dopo tante porte chiuse in faccia, il VIP Garten dell’Ammer Augustiner ci accoglie a braccia aperte.

 

Gualti “The President”, abbastanza provato, brinda con l’occasionale amico di tavolo, il Trinker teutonico Franz.

 

Il Presidente vuole a forza entrare a far parte di questo squallido quadretto di “nature morte”, e si corica a fianco di uno sconosciuto in grave crisi, mentre c’è chi urina noncurante di tutto.

 

La bella scampagnata si chiude con un ultimo litrone alla storica HB.

 

Oans, zwoa……G’suffa!“